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Alberto Dina

Milano, 2 luglio 1873 – 

Professore ordinario di Elettrotecnica presso la Regia Scuola di Ingegneria di Palermo
Fondatore dell'Istituto di Elettrotecnica nel 1909
Direttore dell'Istituto di Elettrotecnica dalla fondazione al 1938
Direttore della Regia Scuola di Ingegneria dal 1927 al ​1930

Nel 1938, in seguito all'entrata in vigore delle leggi razziali, fu espulso dall'Università e collocato in pensione
Nel 2015 l'Ateneo di Palermo ha affisso una targa allo Steri con i nomi dei docenti espulsi in seguito alle leggi razziali

Biografia

Arturo Alberto Dina nasce a Milano il 2 luglio 1873. 
Laureato in Ingegneria Industriale, dopo un periodo di libera docenza nei Politecnici di Zurigo e di Milano, lavora presso la Siemens Schuckert di Erlangen. 
E’ Professore straordinario di Costruzioni elettromeccaniche presso l’Università di Napoli dal 1906 al 1907. 
In seguito all’istituzione nel luglio del 1907, con legge del 14-VII-1907, della “Sezione industriale” del Corso di Studi presso la Regia Scuola di Ingegneria di Palermo, riceve l’incarico di professore di Elettrotecnica e si trasferisce a Palermo. 
Nel 1909 fonda l’Istituto di Elettrotecnica, in una sede con due stanze, un'aula ed un laboratorio, in via Maqueda 173 presso l’ex convento della Martorana, in cui si svolgevano i Corsi di Elettrotecnica, Misure Elettriche ed Impianti Elettrici. 
Dalla fondazione dell’Istituto e fino al 1938 è Direttore dell’Istituto di Elettrotecnica, dal 1927 al 1930 è Direttore della Regia Scuola di Ingegneria. 
Durante la sua direzione contribuisce allo sviluppo della "Sezione mineraria" della Regia Scuola di Ingegneria, istituita con Regio decreto del 4-X-1926. 
Nell’Annuario dell’Università degli Studi di Palermo dell’anno 1926-27, sono riportate le parole del prof. Dina che ritiene la Sezione mineraria concepita per preparare "gli artefici per una sempre migliore valorizzazione del suolo e del sottosuolo di cui è ricca a dovizia questa isola". 
Nel 1917 gli viene conferita l’onorificenza di Cavaliere nell’Ordine della Corona d’Italia. Nel 1923 è nominato professore presso il Politecnico di Milano ma dopo pochi mesi chiede il trasferimento a Palermo. 
Il 30 novembre del 1938, in seguito all’emanazione delle leggi razziali, il Ministro Segretario di Stato dell’Educazione Nazionale dispone un decreto che lo dispensa dal servizio e lo colloca in pensione perché di razza ebraica. 
“Alberto Dina, invece, il più anziano dei cinque [espulsi], non sarebbe più tornato alla ricerca mentre la figlia avrebbe dovuto cambiare il cognome paterno per salvarsi dalla persecuzione” (dal libro “Gli amici Moïse, Cento e più storie di ebrei di Sicilia” di Alessandro Hoffmann, Edizioni Kalós, 2020). 
Non è stato possibile reperire notizie sulla vita del prof. Alberto Dina successive alla prima metà del 1939, pertanto non si conoscono né la data né il luogo della sua morte. 
Nel 2015 una targa con i nomi dei cinque docenti dell’Ateneo espulsi in seguito alle leggi razziali è stata collocata a Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo.   
Oltre alla fonte già citata, le informazioni riportate e i documenti presenti nel sito sono state ricavate da “Breve storia dell’Istituto di Elettrotecnica di Palermo” del Prof. Vincenzo Cataliotti, dal materiale presente presso l’Archivio Storico dell’Università di Palermo, ASUPa, Didattica, Scienze, Docenti, b. 1572, fasc. Dina Alberto.

Bibliografia

  • Pagina 1
  • Pagina 2
  • Pagina 3
  1. A. DINA, La risonanza in circuiti contenenti ferro, in Atti Associazione Elettrotecnica Italiana, 1911, vol. XV, fasc. I, n. 4, PP. 15-30
  2. A. DINA, Sull’uso del wattmetro dinamometrico a frequenze elevate, in Atti Associazione Elettrotecnica Italiana, 1912, vol. XVI, n. 5, PP. 945-959
  3. A. DINA, Possono i trasformatori proteggersi da sé contro le sovratensioni?, in L’Elettrotecnica, 1914, vol. I, n. 14, PP. 352-355
  4. A. DINA, Su un metodo diretto di analisi delle correnti alternative, in L’Elettrotecnica, 1916, vol. III, n. 1, PP. 3-7
  5. A. DINA, Oscillazioni pendolari autogene delle macchine sincrone, in L’Elettrotecnica, 1917, vol. IV, n. 17, PP.314-319
  6.  A. DINA, Ancora sulle oscillazioni pendolari autogene delle macchine sincrone, in L’Elettrotecnica, 1918, vol. V, n. 11, PP. 146-151
  7. A. DINA, Influenza delle variazioni di tensione e di frequenza sul comportamento dei motori trifasi a induzione, in L’Elettrotecnica, 1928, vol. XV, n. 25, PP. 690-700
  8. R. Scuola di ingegneria – Palermo Prof. A. Dina Misure e Impianti Elettrici Stab. Arti Grafiche G. Castiglia Via Saladino 7 Palermo
  9. R. Scuola di ingegneria – Palermo Prof. A. Dina Principi di Elettrotecnica Generale Stab. Tipo-litografico Cav. Avv.  G. Castiglia Palermo      

Documenti

Onorificenza 1917

Chiamata  Professore ordinario
Milano 1923

Trasferimento Palermo
Verbale 1923

Assunzione cameriera
Palermo 1938

Partecipazione CdF
Palermo 1938

Comunicazione Liquidazione Pensione Palermo 1939

Comunicazione Concessione ferroviaria 1939

Pubblicazioni

La risonanza in circuiti contenenti ferro, 
in Atti Associazione Elettrotecnica Italiana, 1911, vol. XV, fasc. I, n. 4, PP. 15-30

Su un metodo diretto di analisi delle correnti alternative
in L’Elettrotecnica, 1916, vol. III, n. 1, PP. 3-7

Sull’uso del wattmetro dinamometrico a frequenze elevate, 
in Atti Associazione Elettrotecnica Italiana, 1912, vol. XVI, n. 5, PP. 945-959

Oscillazioni pendolari autogene delle macchine sincrone
in L’Elettrotecnica, 1917, vol. IV, n. 17, PP.314-319  

Possono i trasformatori proteggersi da sé contro le sovratensioni?
in L’Elettrotecnica, 1914, vol. I, n. 14, PP. 352-355

Influenza delle variazioni di tensione e di frequenza sul comportamento dei motori trifasi a induzione
in L’Elettrotecnica, 1928, vol. XV, n. 25, PP. 690-700

Dipartimento di Ingegneria - Università degli Studi di Palermo